Il cambiamento è diventato un elemento strutturale del sistema. Esso è sinonimo di discontinuità e incertezza e, in tempi di crisi, spesso non è un’opzione ma l’unica strada percorribile.
Per utilizzare una metafora darwiniana: chi non si adatta al nuovo habitat è destinato a restare ai margini, per poi estinguersi.
Applicato al mondo dell’impresa: molte aziende sono destinate a chiudere se non entrano nell’ordine di idee di cambiare il loro modo di operare nel mercato. Certo gli imprenditori si trovano spesso di fronte a scelte obbligate, tuttavia acquisire consapevolezza di ciò che non va e intraprendere nuove strade può garantirci maggiori possibilità di successo.
La differenza la fa chi riesce ad attivare energie straordinarie e ha il coraggio di innovare quando gli altri si affidano alla routine.
Partendo dal presupposto che individui ed organizzazioni sono per loro natura portati a perseguire e ricercare conferme e certezze, il cambiamento è un processo molto complesso e tutt’altro che semplice da attuare.
Esiste una metodologia da applicare a tutti i casi aziendali? Non esiste.
Ogni azienda è un mondo a sé, quindi ogni caso deve essere affrontato considerando il contesto aziendale, il mercato, le peculiarità specifiche.
Possiamo individuare cinque strategie per affrontare il cambiamento:
1. Avere sempre ben presente il nostro piano di lungo termine: le preoccupazioni quotidiane tendono a far perdere il focus e a farci disperdere energie preziose. E’ necessario imporsi un piano di lavoro che preveda spazi dedicati alla pianificazione, non intesa come esercizio accademico, ma attività fondamentale per il conseguimento del risultato aziendale (= il profitto). Non passiamo intere giornate a spegnere incendi, dedichiamo il giusto tempo a progettare e costruire.
2. Dotarsi di un sistema di controllo aziendale: attraverso la lettura dei dati saremo in grado di anticipare il più possibile gli eventi. Prevenire è meglio che curare
3. Prendere come riferimento casi di eccellenza: li possiamo trovare nel mercato e anche all’interno dell’azienda (non tutto è da cambiare, spesso). Imitiamo chi è più bravo di noi (il mondo è pieno di storie di successo).
4. Fare meglio con meno risorse: questo non vuol dire tagli indiscriminati che rischiano di compromettere le parti buone dell’azienda. I tagli per essere produttivi non devono essere lineari (= indiscriminati), devono riguardare solo le aree che non producono risultati positivi.
5. Comunicazione chiara verso l’interno (dipendenti) e verso l’esterno (clienti e fornitori): i cambiamenti, sopratutto se di notevole entità, devono essere comunicati con chiarezza. La comunicazione dovrà essere organica, coerente e continuativa.
Adattarsi al mondo cha cambia è il pre-requisito dell’imprenditore di successo. Che piaccia o no.
Il nostro lavoro e’ quello di suggerirti le migliori strategie che ti consentiranno di ottenere maggiori profitti.
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